Lungo la Statale 45bis, all’altezza dello “slargo SIGMA”, abbiamo ormai da tempo sotto gli occhi il cantiere in corso d’opera nell’area “Ex vivaio e serre”.

A seguito della chiusura della storica attività e della necessità della locale Fo.b.a.p. (A.N.F.F.A.S.) di traslocare la struttura della RSD “Villa Zanardelli” (sita nella omonima villa storica, fronte lago, lontano dal traffico.…) l’amministrazione comunale ha approvato e consentito lo spostamento della struttura dell’attuale sede all’area (ex) agricola dismessa.

Nell’ottica di un Comune votato al turismo, in cui il paradigma essenziale dovrebbe essere quello di correggere gli errori commessi negli anni in termini di sperequazioni ed occasioni perse, una simile area, per la sua valenza e potenzialità urbanistica, avrebbe potuto essere l’ultima spiaggia per il recupero, almeno parziale, proprio di un’urbanistica e di un tessuto commerciale compromessi.

Ci troviamo invece l’edificazione di una struttura protetta che condizionerà per sempre qualsiasi attività negli spazi limitrofi (viabilità, attività commerciali, residenziali, turistiche), la cui situazione è aggravata dalla vicinanza di due centri commerciali, pizzerie, parcheggi, oltre ad una delle maggiori direttrici che dal centro storico e da due dei maggiori parcheggi del comune porta verso il lago.

Non è intenzione discriminare in alcun modo l’importantissima attività sociale che Fobap svolge né tanto meno gli ospiti della struttura, anzi, al contrario! Siamo infatti sicuri che una collocazione di questo tipo sia la migliore per loro? Non sarebbe stato auspicabile individuare una struttura in posizione meno nevralgica, in un’area meno congestionata, rumorosa e problematica? Soprattutto se si considera che erano state proposte possibili collocazione quali la Piana di Gaino e altre aree collinari (a costi inferiori).

In un’ottica di rilancio del paese ma soprattutto pensando al benessere degli ospiti, riteniamo l’intervento SBAGLIATO sotto ogni punto di vista, urbanistico e sociale. In un comparto del genere le destinazioni da scegliere avrebbero potuto essere diverse e molteplici, soprattutto considerando la variazione di destinazione d’uso operata dall’amministrazione (da agricola a servizi pubblici) e il PGT redatto contestualmente:

Ognuna di queste possibili destinazioni sarebbe stata giustificata dai medesimi motivi, che rendono l’area inadatta alla destinazione scelta.

Forse però non avrebbe sottolineato con la stessa grossolana efficacia, ed in periodo pre-elettorale, una vicinanza al sociale che, di fatto, l’amministrazione ha molto poco dimostrato nei fatti e nei provvedimenti.